MASSIMO: IL MIO CINEMA SECONDO ME
In occasione del ventennale dalla morte di Massimo Troisi, il Tolfa Short Film Fest è orgoglioso di proiettare il documentario “MASSIMO. Il mio cinema secondo me” per la regia di Raffaele Virzillo, sceneggiatura di Antonella Coluccia, Pier Francesco Corona e Raffaele Veneruso, prodotto da Verdiana Bixio e Publispei in collaborazione con Rai Cinema.
Il film è un progetto che nasce dal desiderio di rivelare l’idea che Troisi aveva del suo cinema: il suo ruolo, la sua responsabilità di autore e la sua concezione registica e produttiva. Un documentario ricco di immagini di repertorio inedite, sostenuto dalle splendide foto di Mario Tursi e dalle note di Pino Daniele che ha voluto omaggiare l’amico con una preziosa reinterpretazione del brano Qualcosa arriverà.
Il film, che parte da un’intervista rilasciata da Troisi nel 1993 per una tesi di laurea, è un percorso confidenziale e introspettivo, dal quale emerge la filosofia di un artista molto più articolato e profondo del solo Troisi attore; un documentario capace di trasformare il monologo dell’intervista in una sorta di dialogo ideale con le testimonianze di altri professionisti e i ricordi di chi ha lavorato con lui.
Anna Pavignano: La sua intuizione principale era quella di saper trovare il lato comico in qualsiasi aspetto della vita…
Massimo Bonetti: Era impossibile non capire quello che voleva. E te lo faceva capire con una serenità, una semplicità…
Maria Grazia Cucinotta: Lui non ti costruiva. Voleva che tu fossi quanto più possibile vicina alla realtà…
La voce di Massimo ci accompagna per 50 minuti con tono familiare e ammaliante, regalandoci un Troisi ’segreto’, l’altra faccia del personaggio che ci ha regalato risate e poesia. Mantenendo sempre piena coerenza con la sua verità di uomo e rispetto per la sua eredità artistica. Senza mai scadere nella celebrazione, ma cercando di far conoscere il pieno valore di uno dei personaggi più importanti del cinema italiano degli ultimi 20 anni, di giustificare ancora di più l’ammirazione e l’affetto che lo circonda.