Allumiere: 18 Luglio, ore 22:00 - Rapiscimi di Giovanni Luca Gargano
Rapiscimi
Regia di Giovanni Luca Gargano
Con Pietro Delle Piane, Paolo Cutuli, Carmelo Caccamo, Vincenzo Di Rosa, Rocco Barbaro, Massimo Olcese, Alexia Degremont, Paulo Pires, Virgilio Castelo
Sceneggiatura: Alessandro Pondi, Vincenzo Di Rosa, Umberto Carteni, Paolo Logli, Giovanni Luca Gargano
fotografia: Davide Manca
montaggio: Maurizio Baglivo
musica: Franco Eco
produttore: Sandro Frezza
Produzione: Alba Produzioni, Arbalak, Check the Gate, con il contributo del MiBAC, con il sostegno di Fondazione Calabria Film Commission
Distribuzione: Whale Pictures
Durata: 1 ora e 40 minuti
Sinossi
Dopo averla combinata grossa ed essersi inimicati tutto il paese, quattro disoccupati calabresi si danno alla fuga nel bosco. Obbligati a trovare una soluzione per ripagare il danno fatto, uno di loro è convinto di avere avuto un’idea geniale che, a suo dire, li farà svoltare. La mano del destino intreccia le sue trame e i quattro ragazzi si troveranno coinvolti in una storia rocambolesca dai risvolti tragicomici e assolutamente inaspettati.
NOTE DI REGIA
Un bel po’ di anni fa con Vincenzo Di Rosa, coautore della sceneggiatura e tra i protagonisti del film, parlavamo di come potevamo “svoltare” in attesa del grande “salto” nel mondo del cinema. All’epoca conoscevamo un uomo molto ricco, a dire la verità, più di uno e cosi Vincenzo disse: “ma che ci farnno con tutti questi soldi? Non potrebbero darcene un po’ per fare un film? Sai che dovremmo fare, li dovremmo rapire, portare nei boschi calabresi, bastonarli, fargli mangiare bacche per una settimana e poi vedi che magari i soldi ce li danno !” Lo guardi e gli dissi: ma lo sai che hai appena avuto un’idea geniale per un film? Così iniziò l’avventura di “Rapiscimi”. Il risultato è una storia molto originale, una commedia giovane, spiritosa e lontana dai soliti stereotipi italiani, nonostante l’argomento sia assolutamente italiano, anzi, calabrese. Un film per sdrammatizzare e far sorridere sia sulla condizione di chi nasce e vive in piccoli paesi dell’entroterra dove sognare una vita diversa è difficile e la disoccupazione, sia su un tema delicato come la ‘ndrangheta e il machismo calabrese, visti spesso come uno status da raggiungere per essere accettati. Il film si muove su incastri imprevedibili evolvendo in un’atmosfera Western in un sud dimenticato da Dio. Azione e tempi western per una trama che si sviluppa con continui colpi di scena, dove il destino dei personaggi si intreccia dando vita ad una storia unica nel suo genere, una storia calabro-portoghese con un look e un linguaggio europeo.
Gianluca Gargano nasce in Calabria, ma presto decide di lavorare e vivere in diversi luoghi del mondo aprendosi a nuove culture, nuove visioni e nuovi modi di vivere, non solo nella costante ricerca di ispirazione, bellezza e umana diversità, ma anche lavorando al fianco di professionisti a livello mondiale sia in ambito comunicativo, sia cinematografico. Giovane e talentuoso regista si avvicina al mondo delle immagini a nove anni scattando fotografie con la Nikon F di suo padre, per passare poco dopo alla telecamera e ai primi filmini. A diciotto anni inizia un’attività imprenditoriale frequentando contemporaneamente l’Università della Calabria dove si laurea giovanissimo, in tre anni e una sessione, in lettere indirizzo spettacolo con il massimo dei voti e pubblicazione della tesi, dedicandosi in particolar modo agli studi di cinema, teatro, psicologia e sociologia della comunicazione di massa. Negli stessi anni segue corsi di recitazione teatrale con attori del calibro di Lindsay Kemp e Yves Lebreton, oltre a Nathalie Mentha e Larry Gigliotti nell’ambito della commedia dell’arte, ampliando cosi le sue conoscenze, per poi passare definitivamente alla macchina da presa nel 1997 con la realizzazione del suo primo cortometraggio come autore e regista. Nel 1999 si trasferisce a Roma per approfondire gli studi di Cinema e inizia ufficialmente il suo percorso sperimentando diversi linguaggi e tutti i formati di ripresa, dal S-Vhs, al digitale, alla pellicola S35mm. Realizzando corti, documentari, medio metraggi e format vincitori di premi in diversi festival nazionali e internazionali, tra cui il prestigioso Premio Cenacolo giovani per l’editoria. Parla inglese, spagnolo, portoghese, francese. Attualmente vive tra Francia e Italia.